Un gioco di parole Battil’oro, ma anche un cognome, quello di Gennaro, partenopeo d’origine e versiliese di adozione. “L’oro rappresenta il calore del grano. Fuochi, lieviti e spiriti sono l'unione della cucina, delle fermentazioni della pizza e dei cocktail che accompagnano questa esperienza. Un’esperienza dove l’essere umano è al centro” esordisce Gennaro. Il locale prende forma come idea nel 2017 e vede l’apertura il 9 febbraio 2018. È caratterizzato da uno stile molto minimale, moderno, con colori come il rosso simbolo della passione e della terra d’origine di Gennaro, il grigio simbolo di solidità e l’oro la luce del grano. Gennaro inizia la sua avventura 14 anni fa a Torre del Greco presso l’attività di suo zio. Dopodiché si sposta facendo varie esperienze in giro per il mondo, ottiene famosi riconoscimenti e nel 2014 approda da Franco Pepe suo ultimo mentore. Ora gestisce Battil’oro dove la sua pizza napoletana non è intesa tradizionalmente, ma è “un po’ più pensata” a modo suo: il disco esterno è leggermente friabile mentre all’interno è morbido, asciutto e ben cotto. L’impasto è composto da 20% di Petra® 9, Petra® 3 e Petra® 5063. Varia tra il 70-72% di idratazione e ha 48 ore di lievitazione. “Di questo lavoro amo l’artigianalità unita all’estro pazzo dell’artista” spiega Gennaro. “Fondamentale nel nostro lavoro è il fattore umano che equivale al rapporto verso i collaboratori e verso i fornitori. Questo lavoro per me è vita, passione, grandi soddisfazioni”. E in Battil’oro si sente il cuore di Gennaro battere, ogni sua pizza è unica. “Quello che voglio far capire è che il nostro lavoro è totalmente artigianale, l’imperfezione ci può essere perché siamo umani, ma sono proprio queste imperfezioni che rendono il prodotto finale unico”. Emozioni, ricordi, felicità, amore, profumi e sapori, Battil’oro è tutto questo.