Forno, salotto, panificio, vetrina contadina, caffè, contenitore di idee, valori e progetti. Alberto Morello presenta la sua seconda insegna, nel cuore di Este, la splendida città murata dei padovani Colli Euganei. “Qui si può entrare, mangiare, comprare. Oppure dare un’occhiata, guardarsi intorno e poi andar via. Come si farebbe in una boutique d’abbigliamento. Qualcuno mi ha già detto che si respira un bel clima”, racconta Alberto Morello. Che con la famiglia guida la pizzeria Gigi Pipa a Este (in via Antonio Corradini) e che da qualche tempo ha inaugurato il suo spin-off: la Bottega Gigi Pipa. Nella centralissima Piazza Trento, sempre nella murata cittadina atestina. “È una bottega nata per raccontare. Un contenitore di idee, prodotti e progetti. Qui la gente viene anche solo per curiosare. Anzi, magari entra per acquistare una cosa, poi ne vede un’altra e compra proprio quella”, dice soddisfatto il giovane Alberto: millesimo 1988 e già premiato con i Tre Spicchi del Gambero Rosso. “Poi diciamolo: io ho sempre vissuto in un hotel. E ho sempre avuto gente a casa. Mi piace il viavai. Adoro vedere persone che vanno e vengono. Regalano dinamicità all’ambiente”, precisa Morello, ricordando la lunga gestione familiare dell’Hotel Beatrice. Uno spazio che si sviluppa in lunghezza quello della bottega. Similmente a un rettangolo. Con tanto di bancone, una decina di tavoli, scaffali per i prodotti in vendita e laboratorio. Rigorosamente a vista. Diviso dalla “sala” grazie a una vetrata. “Qui tutto è trasparente. E tutti possono vederci lavorare, mentre prepariamo il pane, i croissant, le torte. Perché non abbiamo segreti. E non abbiamo nulla da nascondere”, continua Morello. Fiero di eleggere il pane quale uno dei fragranti protagonisti della nuova insegna. “Sforno pagnotte grandi, da poco meno di un chilo. Propongo tre-quattro tipi di pane a settimana, sempre a rotazione. Uno è quello che serviamo anche nel cestino della nostra pizzeria: messo a punto con le farine Petra 1 e Petra 9. Poi ne faccio uno iper integrale, a tutta Petra 9; uno prezioso di farro e un altro che ho chiamato Pansemì, ricco di Petra 1 e Bonsemì. Sta piacendo moltissimo. Senza dimenticare un pane proteico, a base di segale - già a partire dal lievito madre -, avena e semi misti. Un pane nutriente, ideale a colazione, in abbinata a burro e marmellata. Con lui si giunge a pranzo senza il timore di sentire i morsi della fame”, sottolinea Alberto. Forno, panificio, negozio, salotto, caffè contemporaneo. Inteso come luogo sociale e culturale. Quella di Gigi Pipa è una bottega giovane, volitiva e poliedrica, dove comprare oppure fermarsi ad assaggiare. Dove far colazione, ma anche pranzo o merenda. All day long sono infatti a disposizione croissant, brioche, biscotti, soffici bauletti, torte, monoporzioni e grandi lievitati. Tipo la colomba: classica, al cioccolato bianco e fava tonka, e ai tre cioccolati con impasto al cacao. “Ma proponiamo anche la Sacher e tante crostate. Per loro uso la farina Petra 5”, puntualizza Alberto. Che non dimentica uno dei sui cult: la torta di noci. E non tradisce la pizza in teglia alla romana. Perfetta per l’asporto. “Per il pranzo, poi, aggiungiamo qualcosa in più. Un’insalata, una tartare, servite con un buon crostone di pane. E gli hamburger. Naturalmente con il pane fatto da noi, utilizzando Petra 1 e Petra 5037”, continua l’artigiano. Orgoglioso del suo Farm Burger (proposto anche in versione delivery), con carne di manzo, cime di rapa, cavolo cappuccio, cipolla caramellata e maionese alla senape... A febbraio 2023 Gigi Pipa ha aperto la sua formula Bakery a Padova in Via Verdi 1, di fronte al parcheggio di Piazza dell’Insurrezione.