Chi, fra i torinesi, non ricorda la mitica pizzeria Flegrea di Corso Massimo d’Azeglio? Aperta nel 1976, una fra le prime in città con forno a legna, rinomata per le sue pizze di ispirazione napoletana. Rinnovata completamente nel 2018 (dopo un paio di anni di chiusura) da Gianluca Poggio e Enrique Jiménez per rilanciare lo storico marchio e riportarlo agli antichi fasti. La pizzeria è sempre lì, al civico 114 di corso Massimo d’Azeglio ma è stata completamente ristrutturata. Il forno a legna ha lasciato spazio a 3 grandi forni elettrici Izzo con suolo e camera di cottura in mattoni refrattari e finiture in rame: uno al piano terra dedicato anche al servizio d’asporto e delivery (consegna a domicilio), uno al primo piano a supporto delle tre grandi sale e uno dedicato esclusivamente alle PIZZE SENZA GLUTINE. Pizza napoletana classica con cornicione alveolato e con materie prime di assoluta qualità: farine Petra semintegrali e integrali e farro monococco macinate a pietra dal Molino Quaglia e guarnizioni con prodotti DOP, IGP e Slow Food provenienti dai migliori produttori e artigiani campani (e non), a partire dalle 8 tipologie di pomodori diversi, alla mozzarella di bufala campana, dalle alici e il tonno di Cetara, ai capperi di salina e così via. Gli impasti sono lavorati a mano con alte idratazioni e lunghe lievimaturazioni a vantaggio di una maggiore leggerezza e digeribilità. Il menu proporrà anche piatti tipici della friggitoria napoletana quali frittoli (bocconcini di impasto della pizza fritti), pizza e calzoni fritt. Non mancheranno altri piatti della cucina che avranno come ingredienti i medesimi prodotti di altissima qualità utilizzati per guarnire le pizze. Il bere sarà curato per cercare i migliori abbinamenti con le pizze: birre rigorosamente artigianali, una selezione di buoni vini fondamentalmente piemontesi e napoletani e, perché no, una curata lista di champagne, selezionati da Nicola Mecca -La Cuvée-, di piccoli vigneron sconosciuti ai più ma di una grande qualità e attenzione al prezzo. Un abbinamento, pizza e champagne, da provare assolutamente, anche al calice.