Vengono da San Marzano sul Sarno, i Piscitella, «la terra del pomodoro». Simone è l’ultimo erede di questa famiglia di «pasticceri da generazioni», e oggi è alle prese con il laboratorio di Torino che porta il loro cognome, aperto a metà 2022 con l’obiettivo di far conoscere «la vera pasticceria campana, presentata in grande spolvero».
Piscitella, la pasticceria campana a Torino
Dopo una serie di attività in Campania e la prima avventura sotto la Mole insieme ad altri soci, «da cui poi ci siamo staccati», i Piscitella erano pronti per un posto tutto loro nel capoluogo piemontese: «Vogliamo portare avanti la tradizione, curando però molto l’estetica. I dolci che facciamo sono i classici di sempre, solo meno barocchi».
Torta ricotta e pera, delizia al limone, e poi la mitica coda d’aragosta «uno dei nostri cavalli di battaglia, che guarniamo con tanta frutta fresca di stagione». Senza dimenticare l’immancabile cornetto all’ischitana, «un doppio impasto fatto di brioche e pasta sfoglia, che dà una masticazione diversa rispetto al classico cornetto all’italiana».
Cornetti fritti e croissant a forma di fiocco
La colazione è il punto di forza di questa pasticceria che, per il momento, non fa aperitivi o prodotti salati «solo qualche lievitato». Al mattino, ci sono pain suisse, pain au chocolat, croissant e da qualche mese anche il Papillon, un croissant a forma di fiocco «che ci ha richiesto tanti esperimenti», croccante in superficie «proprio come un pain suisse» e ripieno di crema pasticcera alla vaniglia e spalmabile alla gianduia. Ma il vero fiore all’occhiello è il cornetto fritto, strabordante di crema, «il prodotto che ci ha fatto conoscere qui a Torino: siamo in una zona centrale ma non di passaggio, eppure il riscontro è stato molto positivo»...
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