Work in progress. Questo significa Wip, acronimo che si trasforma in insegna. Guidata e fondata (nel 2014) da Domenico Fortino e Lorenzo Oliva a Nocera Inferiore, in terra salernitana. 

Work in progress, a ribadire costantemente e volutamente una tensione all’innovazione, all’evoluzione, al futuro. Non dimenticando mai le origini, le radici, la memoria. E dando massima voce al territorio e tutti quei produttori che nel territorio credono fortemente.

Wip: in continua evoluzione

“Siamo gelosi e orgogliosi di una tradizione consolidata e la portiamo avanti con passione e meticolosità, non trascurando un approccio innovativo. Cerchiamo ogni giorno di migliorarci grazie all’esperienza che maturiamo e alla passione per la sperimentazione e la ricerca. La semplicità è la nostra chiave di lettura, ciò che ci anima e ci spinge, ogni giorno, a fare sempre meglio il nostro lavoro”, commentano Donato e Lorenzo. 

Il che si traduce in pizza, cucina e burger. Per una proposta dall'anima mediterranea, completa e circolare. Fiera di far luce sulle eccellenze campane e, a più larga scala, italiane. 

Via libera dunque a prodotti figli dell’agricoltura biologica, a ingredienti tutelati dalla dop e a moltissimi Presìdi Slow Food (del resto il locale aderisce all’Alleanza Slow Food dei cuochi). Vedi la soppressata di Gioi e il carciofo bianco di Pertosa, la salsiccia rossa di Castelpoto e il sale marino di Trapani. 

E via libera alle farine - anche high performance - targate Petra. Per impasti leggeri e digeribilissimi. E per una pizza tonda al piatto dall’esprit e dallo sprint contemporaneo. Come accade nella Diavola di Mare, un benvenuto alla bella stagione. Alla base, un impasto messo a punto con Petra 3 e Petra 3 HP, preziosa di grano tenero germogliato. 

Al topping: fiordilatte di Agerola, pâté di olive taggiasche, soppressata di mare (pesce spada, tonno e spigola), agretti, fili di peperoncino messicano, lardo di morone, vaniglia e olio extravergine di monocultivar carpellese del Cilento. 

“I pesci vengono tutti dal Tirreno”, puntualizza Domenico. In un ennesimo tributo alla verve e alla veracità del Mare Nostrum. 

E in pairing? Lo Spritz Amalfitano, complice il limoncello.